Intervista da Dietista a Dietista sulle Malattie Cardiovascolari e l’Alimentazione

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Intervista alla Dottoressa Lucia Bartolini, dietista operativa presso l'ambulatorio di Cardiologia Riabilitativa e Prevenzione delle Patologie Cardiovascolari di USL Umbria 1, realizzata in occasione della Giornata Mondiale del Cuore.

Data:

29 Settembre 2025

Tempo di lettura:

alimentazione e salute cardiaca

Descrizione

Buongiorno, Dottoressa Bartolini,
grazie per essere qui con noi oggi. Iniziamo dal principio! perché è così importante parlare oggi di salute del cuore e quanto conta davvero l’alimentazione nella prevenzione delle malattie cardiovascolari?

Dietista:

Buongiorno, grazie a voi per l’invito e per avermi dato l’opportunità di affrontare questo tema proprio oggi 29 settembre giorno in cui si celebra la Giornata Mondiale per il Cuore promossa dalla Word Heart Federation per sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione cardiovascolare. E’ utile ricordare che nonostante i tanti progressi della medicina in questo ambito clinico le malattie cardiovascolari continuano ad essere una delle principali cause di morte a livello mondiale e quindi è importante dedicare degli spazi in cui discutere su come poter mantenere un cuore in forma prevenendo situazioni patologiche.
Le malattie cardiovascolari rappresentano un insieme di condizioni differenti che colpiscono il cuore e i vasi sanguigni e che possono essere evitate attraverso l’adozione di corretti stili di vita con un’alimentazione equilibrata e un esercizio fisico regolare riducendo quelle condizioni che rappresentano i principali fattori di rischio come l’ipertensione, il colesterolo alto, il diabete o l’eccesso di peso.
Mangiare bene è un modo straordinario per avere cura di sè e del proprio cuore, l’alimentazione infatti gioca un ruolo chiave nella prevenzione, secondo gli studi più recenti, una dieta sana può ridurre il rischio di infarto, ictus e ipertensione anche del 70%. Non si tratta però solo di evitare alcuni alimenti, ma di adottare piuttosto uno stile di vita e alimentare complessivo sostenibile nel tempo che promuova la salute del cuore e il benessere in generale dell’individuo.

Quali sono i principi cardine di una dieta cardioprotettiva?
Dietista: sicuramente mangiare con moderazione privilegiando qualità e varietà, attraverso pasti e preparazioni semplici, il più possible fatti in casa scegliendo con attenzione gli ingredienti e le porzioni da utilizzare nel rispetto dei propri bisogni biologici di fame e sazietà che sono dei regolatori interni eccezionali che troppo spesso vengono ignorati. Addentrandoci nei principi cardine di cui mi chiedeva mi sento di consigliare di consumare ogni giorno le ben note 5 porzioni al giorno di verdura (almeno 2 al giorno) e frutta possibilmente di stagione, variando la scelta per assicurare l’apporto dei diversi nutrienti e delle sostanze protettive in essi contenuti. Scegliere cereali e farine integrali piuttosto che raffinate, consumare i legumi almeno 2-3 volte a settimana e preferire grassi buoni attraverso l’uso di alimenti come l’olio extravergine d’oliva, la frutta secca oleosa e i semi oleosi o il pesce in tutte le sue varietà, dal pesce azzurro ai pesci più grassi. Allo stesso tempo non è da sottovalutare l’apporto di sale aggiunto alle preparazioni e di quello che si nasconde in molti alimenti confezionati, anche dolci, come biscotti e fette biscottate, pertanto è sempre utile leggere le etichette nutrizionali prima di scegliere un prodotto da mettere nel carrello della spesa.

Esistono dei modelli alimentari particolarmente indicati per la salute del cuore?

Dietista: Sì certamente, il più studiato e raccomandato è il modello mediterraneo, seguito dalla DASH diet. Entrambi promuovono alimenti naturali, non processati, enfatizzando l’uso di alimenti di origine vegetale, ricchi di fibre, antiossidanti e grassi insaturi. Parliamo di modello piuttosto che di dieta in quanto oltre ai singoli alimenti vogliamo dare rilievo ad un approccio sociale e culturale al pasto, promuovendo la convivialità e la riscoperta dei sapori e dei saperi tradizionali legati alla produzione alimentare locale secondo i ritmi natuali della terra anzichè affidarsi a un mercato globale che richiede trasporti e tecniche di produzione sempre più sofisticate che alterano il ciclo naturale degli alimenti.

Parliamo di colesterolo. È ancora importante limitarne l'assunzione alimentare?

Dietista: Oggi sappiamo che il colesterolo alimentare incide meno rispetto a quanto si credeva in passato e quindi è utile abbandonare i rigidi divieti impostati per alimenti come le uova o i frutti di mare che sono stati demonizzati per molto tempo per il loro contenuto in colesterolo senza considerare i preziosi nutrienti che apportano. È più importante prestare attenzione all’assunzione di grassi saturi e grassi trans contenuti nei cibi fritti e confezionati, principali responsabili dell’aumento del colesterolo LDL nel sangue e soprattutto all’apporto di zuccheri semplici che contribuiscono ad aumentare il colesterolo LDL nel sangue.

E per quanto riguarda il consumo di alcol?

Dietista: Le linee guida attuali dicono chiaramente: meno è meglio. L’alcol può aumentare la pressione sanguigna e il rischio di aritmie. Se si decide di consumarlo, dev’essere in modo moderato.

Ci sono alimenti “insospettabili” che possono danneggiare il cuore?
Dietista: Sì. gli alimenti definiti ultra-processati che sono prodotti industriali complessi dove gli ingredienti si combinano ad additivi di vario genere per migliorarne il sapore, l’aspetto e tempi di conservazione. In definitiva sono alimenti poveri di sostanze nutritive essenziali come la fibra, vitamine e sostanze antiossidanti che tanto raccomandiamo, ma ricchi di sale, zuccheri e grassi di bassa qualità.
Anche i prodotti “light”, “senza zucchero” o “iperproteici” che sembrano proposte nutrizionalmente consigliabili possono in realtà contenere ingredienti poco salutari.

Quali sono, invece, gli alimenti alleati del cuore?
Dietista: Sono molti per fortuna e tra questi sicuramente l’olio extravergine di oliva, il pesce azzurro, la frutta fresca e secca (purchè senza sale), I legumi, l’avena e I cereali integrali in genere, le verdure a foglia verde, I semi di lino o di chia e anche un pò di cioccolato fondente (20g anche tutti i giorni!)

Un’ultima domanda: qual è il miglior consiglio pratico che si sente di dare a chi vuole migliorare la salute del proprio cuore con l’alimentazione?
Dietista: sicuramente di iniziare sempre con piccoli cambiamenti, sostenibili nel tempo, trovando un giusto compromesso. Un buon bilanciamento nutrizionale può essere ottenuto seguendo le regole del “piatto sano” che suggeriscono di riempire metà del piatto con verdura di stagione, un quarto con cereali integrali (quindi, riso, pane e pasta integrali) e il restante quarto con proteine magre (pesce, carni bianche, uova, latticini) variando il più possibile le combinazioni tra di loro.
Infine, ma non per ordine di importanza è fondamentale dedicare uno spazio giornaliero all’attività fisica, ma che sia piacevole!

Grazie mille, dottoressa, per queste informazioni preziose!
Dietista: Grazie a voi. Ricordiamoci sempre: scegli il tuo piatto con cura: il tuo cuore lo merita!

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Servizio Salute Umana, Animale e dell'Ecosistema
(ONE Health)

Ultimo aggiornamento: 28/10/2025, 16:16

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