Descrizione
“Fedele all’impegno che ho assunto molto tempo fa di testimoniare nei momenti difficili”.
Così scriveva nella sua ultima opera Rodolfo Walsh, giornalista argentino desaparecido durante la dittatura militare. Questa frase incarna uno degli obiettivi perseguiti dal CSACA - Centro Studi Americanistici ‘Circolo Amerindiano’, preziosa realtà perugina dedicata allo studio dell’americanistica e di tutte le culture sviluppatesi nel continente americano, senza limiti di spazio e di tempo.
La sede in via Antonio Fratti è il fulcro di questa istituzione le cui direttive principali sono due:
la ricerca scientifica e la divulgazione. Dal 1977 il CSACA porta avanti un lavoro contraddistinto da una spiccata interdisciplinarità: si spazia dalla filosofia alla letteratura, passando per l’antropologia, l’archeologia e l’etnomusicologia fino ad arrivare alla difesa dei diritti delle popolazioni indigene.
Ciò è stato reso possibile anche grazie alla creazione del CE.DO.RI.CA, un centro di documentazione e ricerca che si configura come un vero e proprio itinerario attraverso le Americhe. Si parte dal centro documentazione audio e video: uno spazio che racchiude diapositive, foto e documenti originali che ripercorrono la storia pluridecennale dell’associazione e alcune delle missioni svolte dai ricercatori a stretto contatto con le comunità indigene. Non manca poi una biblioteca specializzata – intitolata all’antropologo Tullio Seppilli, già membro del comitato scientifico del CSACA – che conta oltre 35.000 materiali, costantemente aggiornati grazie a preziose e ingenti donazioni. Ultimo tassello del CE.DO.RI.CA è la collezione etnografica, la quale vanta circa 2.000 pezzi provenienti da ogni parte delle Americhe (caschi di piume, ceramiche, vestiti tradizionali, riproduzioni delle culture precolombiane, plastici e ricostruzioni). L’obiettivo del museo è offrire ai visitatori un percorso storico e geografico che abbracci l’intero continente, dai Dakota del Nordamerica agli Olmeca mesoamericani fino ad arrivare agli Yanomami delle regioni amazzoniche.
Tuttavia, il fiore all’occhiello del CSACA resta il Convegno Internazionale di Americanistica. Giunto quest’anno alla sua 47ª edizione, il Convegno – promosso con il patrocinio di prestigiose istituzioni – si svolge ininterrottamente dal 1979 con sede principale a Perugia. È proprio il capoluogo umbro ad accoglierne le variegate sessioni, spesso ospitate nel suggestivo Palazzo dei Priori. Ma il programma si estende anche ad altre città, come ad esempio Padova, Salerno, Genova e Roma per quanto riguarda lo Stivale e Córdoba e Puerto Ayacucho all’estero. Perugia, durante i giorni di lavoro, ospita studiosi e appassionati di americanistica provenienti da tutto il mondo, grazie alla scelta di proporre una call for paper che comprende cinque lingue: quattro romanze (italiano, spagnolo, portoghese e francese) e l’inglese.
Inoltre, tra le numerose attività proposte dal Centro Studi non si possono non menzionare le visite guidate e i laboratori destinati a ragazzi di tutte le età. L’obiettivo è quello di avvicinare e sensibilizzare la fascia giovanile a un contesto spesso sconosciuto, attraverso un viaggio immersivo nelle culture che si estendono dall’estremo Nord all’estremo Sud del continente.
Storia, alimentazione, musica, tutela della natura e letture in lingua sono alcuni dei temi affrontati durante gli incontri con le scuole del territorio, di diverso ordine e grado.
Questo grande insieme confluisce poi in un’altra direttrice fondamentale che è quella dell’editoria.
Il CSACA, infatti, promuove e diffonde i suoi lavori e le sue indagini attraverso Thule, una linea editoriale articolata in una rivista, un quaderno e una collana di studi sempre centrata sull’americanistica.
La pluralità e le competenze dei ricercatori che collaborano con l’istituzione sono un elemento imprescindibile per il raggiungimento dei suoi obiettivi fondativi. Questo perché, come ci ricorda Walsh, è essenziale offrire testimonianze valide che accompagnino le difficili sollecitazioni del nostro tempo. Nello sfondo del variopinto orizzonte del CSACA emerge, comunque, una Perugia sempre più orientata all’apertura, alla coesione e alla diversità culturale.
Gioele Tartocchi