Prevenzione dal caldo negli ambienti di lavoro: indicazioni per la tutela della salute dei lavoratori

Dettagli del documento

La Regione Umbria, in linea con le normative nazionali e le buone prassi, fornisce indicazioni specifiche per prevenire i rischi da stress termico nei luoghi di lavoro.

Descrizione

Le ondate di calore estreme, caratterizzate da temperature significativamente superiori alla media stagionale, rappresentano un rischio rilevante per la salute dei lavoratori, soprattutto per coloro che svolgono attività fisiche intense in ambienti non climatizzati, all’aperto o in condizioni microclimatiche sfavorevoli. La Regione Umbria, in linea con le normative nazionali e le buone prassi, fornisce indicazioni specifiche per prevenire i rischi da stress termico nei luoghi di lavoro.

Rischi e conseguenze per la salute

L’esposizione prolungata al caldo può compromettere i meccanismi fisiologici di termoregolazione, causando disidratazione, crampi, eruzioni cutanee, edema e, nei casi più gravi, sincope, stress da calore e colpo di calore, quest’ultimo potenzialmente letale. Particolarmente vulnerabili sono i lavoratori esposti al sole diretto, sottoposti a sforzi fisici intensi o con patologie preesistenti.

Valutazione del rischio

Il datore di lavoro è tenuto a valutare i rischi derivanti dall’esposizione al caldo, tenendo conto dei parametri ambientali (temperatura, umidità, ventilazione) e individuali (età, condizioni di salute, acclimatazione). Questa valutazione deve includere anche l’analisi delle temperature “percepite”, in quanto l’effetto combinato di temperatura e umidità può incrementare significativamente il rischio.

Misure di prevenzione e protezione
  • Acclimatazione: introdurre gradualmente i lavoratori a condizioni di caldo, con frequenti pause e idratazione, per favorire l’adattamento fisiologico. 
  • Organizzazione del lavoro: pianificare i turni per ridurre l’esposizione nelle ore più calde, prevedere interruzioni nei casi di temperature estreme, evitare il lavoro in solitaria e formare i preposti al riconoscimento dei sintomi di stress da caldo. 
  • Idratazione: garantire acqua potabile facilmente accessibile, promuovere il consumo regolare di liquidi, evitare bevande alcoliche e assicurare pause in aree ombreggiate o climatizzate. 
  • Abbigliamento: fornire abiti leggeri e traspiranti, DPI adeguati e, se necessario, creme solari protettive. Vietato lavorare con parti del corpo scoperte. 
  • Formazione e informazione: formare i lavoratori e i preposti sui rischi del caldo, sui sintomi delle patologie correlate e sulle corrette abitudini alimentari e di idratazione, includendo materiali multilingue per i lavoratori stranieri. 
  • Monitoraggio meteo: consultare regolarmente i bollettini del Ministero della Salute e piattaforme come WORKLIMATE per previsioni personalizzate sui rischi da caldo. 
Sorveglianza sanitaria

Il medico competente valuta l’idoneità dei lavoratori alle mansioni a rischio caldo e formula indicazioni preventive specifiche, considerando anche eventuali patologie preesistenti o condizioni individuali di suscettibilità.

Riferimenti normativi e risorse

Le indicazioni sono basate sul Decreto Legislativo 81/2008 e sulle linee guida nazionali e regionali in materia di sicurezza sul lavoro. Maggiori dettagli sono disponibili sul portale www.portaleagentifisici.it e sulle risorse INAIL dedicate alla gestione del rischio stress termico (link diretto).

Bollettini e segnalazioni

Perugia è inclusa nel sistema nazionale di allerta caldo: i bollettini aggiornati con i livelli di rischio (da 0 a 3) sono consultabili su www.salute.gov.it/caldo.

Allegati

Ultimo aggiornamento: 04/06/2025, 11:08

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