Ambiente, clima e salute

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Data:

20 Gennaio 2025

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ambiente, clima e salute

Descrizione

Il focus si basa sul programma predefinito regionale “Ambiente, clima e salute” che adotta un approccio “One Health” nella programmazione e nelle conseguenti azioni, e tiene conto degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Secondo una logica integrata, prevede la realizzazione di una serie di azioni da implementare in ambiti anche molto differenziati tra di loro (l’ambiente urbano, l’ambiente domestico, l’ambiente di lavoro, etc.) e su materie diverse (qualità dell’aria, qualità dell’acqua desinata al consumo umano, protezione da eventi estremi causati dai cambiamenti climatici, raccolta dei rifiuti urbani) tendenti a favorire la comprensione delle complesse relazioni esistenti tra l’uomo e gli ecosistemi naturali e artificiali.

Riconoscere che la salute dell’uomo è legata alla salute degli animali e dell’ambiente è la base di partenza per l’attuazione di programmi sostenibili di protezione ambientale e di tutela e promozione della salute.

Al fine di raggiungere gli scopi su indicati il Programma si articola in una serie di azioni che comprendono:

  1. attività di bonifica e smaltimento di materiali contenenti amianto e adozione del piano regionale amianto;
  2. programmazione e realizzazione di interventi di controllo in materia di sicurezza chimica trasversale agli ambienti naturali, di vita e di lavoro, e su prodotti immessi sul mercato;
  3. applicazione di un modello telematico per l'invio delle relazioni ex art. 9 della legge 257/92 per la notifica dei MCA bonificati e detenuti nella Regione Umbria;
  4. accordo con le amministrazioni comunali su "linee di indirizzo regionali" per l'adozione di pianificazioni urbane nell'ottica dell'Urban health;
  5. partecipazione al comitato tecnico-scientifico per la redazione del piano regionale per la gestione integrata dei rifiuti;
  6. individuazione di metodi e strumenti per effettuare la valutazione rischio per la salute e di impatto sanitario (vis) di determinati progetti di nuovi impianti industriali o modifiche sostanziali di impianti esistenti da effettuare nell'ambito di procedimenti ambientali;
  7. interventi di advocacy nelle politiche e negli atti di programmazione di altri settori regionali (ambiente, trasporti, edilizia, urbanistica, agricoltura, energia, istruzione);
  8. controllo delle popolazioni degli animali selvatici ai fini della salute umana e dell’equilibrio tra uomo – animale – ambiente;
  9. mappatura dei siti regionali, di natura sanitaria e non sanitaria, che prevedono la detenzione, l'utilizzo, la raccolta e lo smaltimento di strumentazioni e sostanze che emettono radiazioni ionizzanti;
  10. attività di analisi e mappatura dei siti contenenti radon;
  11. studio della relazione tra qualità dell'aria nei siti a maggior carico inquinante e ricadute sulla salute delle persone e attività di formazione degli operatori;
  12. partecipazione alla redazione dei piani di sicurezza delle acque;
  13. prevenzione dei danni sulla salute causati da condizioni climatiche estreme.

A cura di

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Dipartimento prevenzione Umbria

Ultimo aggiornamento: 04/06/2025, 16:16

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