Descrizione
Non è facile descrivere l’emozione di gonfiare la rete, di salvare un gol decisivo all’ultimo secondo, di ricevere il caloroso abbraccio dei compagni dopo aver vinto una partita. Sono stati d’animo unici che solo il calcio sa regalare – professionistico o amatoriale che sia – e che tutti, almeno una volta nella vita, dovremmo poter vivere, senza distinzioni. È questo il principio su cui si fonda la IV Categoria, il campionato nazionale promosso dalla FIGC - Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale (DCPS) che permette ai ragazzi con disabilità intellettivo-relazionali e patologie psichiatriche di giocare, competere e trascorrere momenti unici all’interno del rettangolo verde.
Sbarcato in Umbria soltanto nella stagione 2023/2024, grazie soprattutto al pioneristico lavoro dell’Ellera Calcio, il campionato di IV Categoria si articola in due tornei: un interregionale Umbria-Marche di II livello e quello di III livello. Tra le squadre partecipanti a quest’ultimo girone c’è anche la Nuova Alba, realtà calcistica dell’hinterland perugino che sta rapidamente proliferando in ambito tecnico e sociale.
Grazie all’impegno del presidente Matteo Granocchia e del direttore sportivo Maurizio Ceceroni, dallo scorso anno la società è riuscita ad aggiungere alle sue fila questo team di ragazzi speciali accomunati dall’amore per il pallone. Ciò è stato possibile grazie alla stretta collaborazione con A.S.D VIVA, una cooperativa sociale – con sede a Sant’Erminio – che promuove diverse attività sportive (tiro con l’arco, baskin e tennistavolo sono alcune fra le tante) rivolte ad ogni tipo di persona, sotto l’attento sguardo di qualificati tutor.
La parola chiave che emerge da questo fertile sodalizio è senza dubbio inclusione, sempre con l’obiettivo primario di ampliare le esigenze degli atleti. Oltre a condividere i valori sportivi e a puntare al miglioramento tecnico e motorio dei ragazzi, uno degli aspetti essenziali è mantenere lo spirito di amicizia e solidarietà, andando oltre la mera competizione agonistica. Senza dimenticare l’importanza del ruolo della sensibilizzazione del territorio, affinché lo sport diventi strumento di apertura e coesione.
La compagine biancoverde, che si allena ogni sabato pomeriggio nel rinnovato impianto di San Martino in Campo, continua a battagliare sul campo sintetico “Fioroni” di Ellera con società di spicco del territorio. Tra queste, oltre ai padroni di casa dell’Ellera, figurano la Pontevecchio, il Superga 48, l’Angelana, lo Junior Città di Castello e la Polisportiva Anthropos di Civitanova, unica realtà fuori regione che si è distinta anche in campo internazionale alle Paralimpiadi di Parigi. Solitamente, le squadre si affrontano su un campo ridotto in modalità 7 vs 7 con due tempi da 15 minuti ciascuno. La partita, però, non finisce qui: segue infatti il ‘Terzo Tempo’, un momento di convivialità in cui giocatori, staff tecnici e famiglie si ritrovano per vivere insieme la passione per il calcio, rafforzando legami e abbattendo barriere.
La Nuova Alba è orgogliosa di partecipare a un progetto che ha riscosso un successo enorme in ambito regionale, con ancora notevoli margini di crescita. Come sottolinea il direttore sportivo Maurizio Ceceroni “la felicità dei ragazzi è la nostra priorità. L’intuizione di assemblare una squadra di IV Categoria mi è venuta dopo un allenamento congiunto a Sant’Erminio: sono rimasto folgorato nel vedere i loro sorrisi mentre giocavano a calcio.
Ho proposto questa iniziativa al presidente Granocchia che si è mostrato subito entusiasta, riconoscendo la sensibilità dell’avventura e del significato sociale che poteva assumere per una piccola realtà come San Martino in Campo”.
Ma la società guarda già oltre. Ceceroni aggiunge che c’è la “concreta intenzione di estendere questa proposta educativa ai bambini, valutando anche la collaborazione con un esperto/a di logopedia. Vogliamo creare un percorso strutturato, gestito da allenatori preparati in grado di valorizzare i talenti di ogni giovane atleta”.
Fra gli istruttori troviamo ad esempio Nicoló Carciofi, il quale coordina e gestisce gli allenamenti della IV Categoria da quasi due anni. “L’idea alla base di ogni seduta di allenamento”, racconta Carciofi, “è offrire un’attività ricreativa che sia stimolante e allo stesso tempo ricca di nuove esperienze. Dopo una breve parte di attivazione coordinativa, proponiamo un gioco motorio-cognitivo – che può comprendere esercizi con i colori e duelli individuali – con il sostegno della palla. Segue poi una sessione di tiri in porta e la partitella finale: la fase più attesa in cui i ragazzi si sfidano e si preparano per le partite di campionato”.
Gioia, crescita e condivisione sono gli ideali che definiscono il progetto IV Categoria; a ulteriore conferma della centralità dello sport come veicolo inossidabile di inclusione e integrazione.
Gioele Tartocchi