Le zecche, vettori di malattie in Umbria

Dettagli del documento

Descrizione

Cosa sono le zecche e perché preoccuparsi

Le zecche sono artropodi ematofagi, si nutrono cioè di sangue. In Italia e in Europa, la specie più diffusa è la Ixodes ricinus (zecca dei boschi), la quale ha bassissima specificità parassitaria e per questo molto frequentemente punge l'uomo, ma esistono anche molte altre specie di zecche.

Rappresentano un rischio sanitario rilevante in quanto, durante il pasto di sangue,  possono trasmettere batteri, parassiti e virus responsabili di malattie zoonotiche denominate Tick Borne Disease (TBD)

Ciclo Biologico e Habitat

Il ciclo biologico delle zecche si sviluppa attraverso 4 stadi: uovo, larva, ninfa e adulto.

Le larve e le ninfe hanno dimensioni di circa 1-2 mm, mentre le zecche femmine adulte misurano da 0.5 a 1 cm.  Dopo la schiusa delle uova, il passaggio da uno stadio a quello successivo richiede un pasto di sangue. 

Agiscono in ambienti naturali umidi: boschi, sottoboschi e aree verdi con vegetazione bassa. Negli ultimi anni, i cambiamenti climatici così come i cambi di destinazione d'uso del suolo (abbandono delle campagne, riduzione della pratica del pascolamento e della zootecnia con conseguente aumento del rimboschimento naturale ) hanno portato ad un aumento dei casi di Tick Borne Disease (TBD).

Malattie trasmesse dalle zecche
  • Malattia di Lyme o Borreliosi 
  • Encefalite da zecche
  • Più raramente: Babesiosi, anaplasmosi, rickettsiosi.
Attività stagionale delle zecche e prevenzione individuale

In Italia i picchi di attività maggiore delle zecche sono in primavera e in autunno.

Per ridurre il rischio di puntura, è fondamentale adottare comportamenti protettivi durante l'intera stagione di attività, quindi:

  • Indossa vestiti lunghi e coprenti, preferibilmente di colore chiaro per visualizzarle più facilmente (usa calzini alti, metti la maglietta all’interno dei pantaloni e le calze sopra i pantaloni);
  • utilizza repellenti a base di DEET o icaridina sulla pelle;
  • utilizza repellenti a base di permetrina sui vestiti;
  • evita se possibile di camminare in zone con vegetazione alta e preferisci i sentieri battuti;
  • controlla accuratamente il corpo dopo l’attività all’aperto (capelli, collo, ascelle, inguine, dietro alle ginocchia).
Rimozione della zecca
  • Cosa fare: Rimuovi la zecca il prima possibile: applica una pinzetta il più vicino possibile al punto di attacco della zecca alla pelle, tira delicatamente imprimendo un leggero movimento di rotazione, ed esercitando una trazione decisa e costante. 
  • Cosa NON fare: Non applicare calore o altre sostanze chimiche di alcun tipo sulla zecca (alcol, olio, petrolio, etere, acetone, insetticidi)  perché ciò potrebbe indurre un riflesso di rigurgito, con forte aumento del rischio di trasmissione delle infezioni.

Puoi visualizzare il seguente video per osservare come effettuare la rimozione della zecca nel modo corretto.

Dopo la rimozione della zecca:

  • Lava accuratamente le mani;
  • disinfetta la pelle (evitando di usare disinfettanti che colorano la pelle, perchè mascherano eventuali reazioni locali);
  • accertati che il rostro della zecca sia stato correttamente asportato, in caso contrario estrailo con un ago sterile o rivolgiti ad un medico;
  • controlla per almeno 15 giorni la parte in cui è stata rimossa la zecca. Se compare rossore, gonfiore, dolore nel punto del morso e/o febbre, mal di testa, dolore articolare, sintomi neurologici, contatta il medico;
  • È fortemente sconsigliato somministrare antibiotici per uso sistemico o locale a scopo profilattico nel periodo di osservazione, poiché può mascherare eventuali sintomi e/o segni di malattia e rende più complicata un’eventuale diagnosi.

NOVITÀ: CONTRIBUISCI ALLA SORVEGLIANZA ATTIVA IN UMBRIA

In Umbria è possibile conferire la zecca presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche “Togo Rosati”, gratuitamente. Basta conservare la zecca in un contenitore a temperatura di refrigerazione e conferirla al laboratorio per una corretta identificazione di specie ed una eventuale ricerca di patogeni, indagine molto utile per supportare un eventuale sospetto clinico di malattia e per conoscere la diffusione di tali patologie nella Regione.

È preferibile conferire la zecca, unitamente al modulo presente a questo link preventivamente compilato: 

Il campione va consegnato presso l’accettazione di Perugia ( Via Gaetano Salvemini, 1 06126 Perugia) o di Terni ( Via Carlo Alberto dalla Chiesa, 78 05100 - Terni) negli orari riportati nei link sottostanti.

Prevenzione ambientale, sugli animali e controllo collettivo
  • Taglia l’erba e mantieni puliti prati e siepi;
  • proteggi gli animali domestici (cani, gatti) con prodotti veterinari specifici (collari, pipette spot on o compresse) che tengono lontane le zecche e riducono il rischio di infestazione e trasmissione di malattie;
  • controlla regolarmente il pelo degli animali dopo aver fatto passeggiate all’aperto;
  • consultare il veterinario per la scelta del trattamento più adatto e/o per segnalare eventuali sintomi sospetti.
Sorveglianza e vaccini

Per conoscere le disponibilità di vaccini e le raccomandazioni comportamentali. consulta le pagine informative della USL Umbria 1 e della USL Umbria 2 per conoscere le disponibilità di vaccini e le raccomandazioni comportamentali. Questi portali offrono informazioni dettagliate e aggiornate per aiutarti a pianificare il viaggio in sicurezza, proteggendo te e gli altri.

🔍 Fonti istituzionali e approfondimenti

 

Ultimo aggiornamento: 11/06/2025, 09:38

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito? 1/2

Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?1/2

Vuoi aggiungere altri dettagli? 2/2

Inserire massimo 200 caratteri
regione umbria Azienda Ospedaliera di Perugia Azienda Ospedaliera di Terni USL Umbria 1 USL Umbria 2 Puntozero